Storie di vita
Quaranta biografie di italiane e di italiani che partirono alla ricerca di una vita migliore verso la Merica: Brasile, Argentina, Stati Uniti.
1900-1999, Brasile, Biografia di Pietro Maria Bardi
Nel 1946, il giornalista, commerciante e antiquario Pietro
Maria Bardi (1900-1999) portò in Brasile 54 tele di pittori italiani, li
espose e li mise in vendita nell’atrio del Ministero della Pubblica
Istruzione, a Rio de Janeiro. In quest'occasione venne contattato
dall'imprenditore Assis Chateaubriand, che lo persuase a rimanere nel
paese, insieme alla moglie, l’architetto Achilina, “Lina”, Bo Bardi
(1915-1992), per impegnarsi insieme a lui a creare un museo di arte a
São Paulo. Chateaubriand acquistò sei delle tele portate da Pietro Maria
Bardi, che, aggiunte ad un piccolo numero di opere che egli aveva già
acquistato, andarono a costituire, tutte insieme, il "nuovo" museo a
livello embrionale.
Bardi cominciò a seguire Assis
Chateaubriand nella sua attività di raccolta del patrimonio artistico di
quello che successivamente sarebbe diventato il più importante museo di
arte dell'America Latina, il MASP, di cui sarebbe stato direttore per
40 anni. Inizialmente il museo era situato in rua Sete de Abril, al
centro di São Paulo, nel nuovo edificio dei Diários Associados, di
Chateaubriand. Lo spazio riservato al museo, nel mezzanino
dell'edificio, era stato progettato da Lina Bo Bardi. Nel 1968 il museo
venne trasferito nella sua sede attuale, nell’avenida Paulista.
L'edificio, su progetto originale di Lina Bo Bardi, diventò famoso, tra
l'altro, per il suo grande vano di 78 metri di luce, che rimase per
molti anni il più grande del mondo. Docente alla Facoltà di Architettura
e Urbanistica dell’Università di São Paulo, Lina fu un nome di grande
rilievo nell'architettura brasiliana anche per essere stata l’ideatrice
della casa ove visse con il marito, la famosa “Casa de Vidro” (1951),
oggi inserita dallo Stato tra gli immobili di interesse pubblico. A
Salvador, oltre ad aver fondato il Museo d'Arte Moderna di Bahia
(1956-1964) e ad averne assunto la direzione, fu anche responsabile dei
progetti diretti al recupero del centro storico della città (1986-89).
Tra il 1977 e il 1986 restaurò una fabbrica paulistana che risaliva agli
inizi del XX secolo, che fu trasformata nell’attuale centro culturale
"Sesc Fábrica da Pompéia".
Per quanto riguarda il MASP, tra i
fattori principali che contribuirono al successo dell'iniziativa vi fu
la presenza di Pietro Maria Bardi, che aveva grande familiarità ed
esperienza nel settore del mercato dell'arte ed era quindi piuttosto
allenato ad operare le scelte giuste per la costituzione della raccolta.
Si deve sempre all'interessamento di Pietro Maria Bardi in
Brasile la presenza di tele di artisti brasiliani come Lasar Segall,
Cândido Portinari e Emiliano Di Cavalcanti in Italia, che donarono le
loro opere alla Civica Galleria d'Arte Moderna di
Milano.
[informazioni ricavate dal sito
dell’Instituto Lina Bo e Pietro Maria Bardi, disponibili all’indirizzo:
http://www.institutobardi.com.br/instituto/instituto/historia.html]
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