Memorie
Brani di diari privati e album di ricordi per le avventurose vite degli emigranti, provenienti da archivi pubblici e privati e pubblicazioni.
1955-1958, Rio de Janeiro, Marcella C
Sono arrivata dall’Italia da tre anni [sc. 1955?], sono nata 23  anni fa a Capranica in provincia di Viterbo. Avevamo un ettaro di terra  e questa l’abbiamo venduta prima di venire in Brasile. Sono venuta con  mia madre, mio padre, e mio fratello di sedici anni. Avevamo tante  speranze quando siamo arrivati qui, invece, solo sfortuna abbiamo avuto  da quando siamo arrivati. Mio padre è andato a lavorare in una bottega  da calzolaio, perché è il suo mestiere, ma quello che guadagna non ci  basta a vivere così anche io e mio fratello abbiamo cominciato a  lavorare. Io presso una famiglia italiana molto ricca come cameriera;  mio fratello all’ippodromo come agente alla pulizia dei cavalli. […]  Abitiamo alla periferia di Rio, dove le case costano di meno come  affitto, e paghiamo un appartamento di tre camere e cucina quasi 3.000  cruzeiros che sono circa trentamila lire e perciò la paga mia e di mio  fratello se ne va tutta per l’affitto della casa. […] Volevamo tanto  tornare in Italia; lì avevamo pochi soldi ma le esigenze della vita  erano di meno che qua. […] Sono fidanzata con un giovane che è nativo  della Calabria e che sta in Brasile da cinque anni. Lui fa il meccanico e  guadagna tremila cruzeiros al mese, ma sono pochi per mettere casa per  conto nostro ed allora dobbiamo aspettare che si migliora la situazione.  Ma lui è giovane ed è un bravo meccanico e speriamo che presto si può  mettere per conto proprio e guadagnare meglio.  […]
|  Anselmo e Adele Bellodi Memorie | 

 
                     
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