Lettere

Qui troverai lettere di emigranti italiani dal 1820 fino al 1920, da Argentina, Brasile, USA ai loro parenti in Italia. Da archivi pubblici e privati o pubblicazioni.

1916, Buenos Aires, Antonio Devoto

Fonte: Dionisio Petriella e Sara SosaMiatello, DiccionarioBiográfico Italo-Argentino, Asociación Dante Alighieri, Buenos Aires, 1976, ad nomen

Antonio Devoto (1832-1916), imprenditore, colonizzatore e commerciante ligure

Nasce a Lavagna nel 1832. Arriva in Argentina nel 1854 e in società coi tre fratelli Tommaso, Gaetano e Bartolomeo fonda una casa di importazione. Cogliendo le possibilità di sviluppo della pampa, acquista enormi estensioni di terra, che in poco tempo aumentano enormemente di valore. Crea una serie di aziende agricole, tra cui le estancias di Arroyo Dulce e di Trenel (3300 chilometri quadrati), dove vengono fondate 8 colonie di immigrati italiani. Partecipa alla costruzione di tratti ferroviari nelle province di Córdoba e Catamarca. Nel 1887 fonda il Banco Inmoviliario, che acquisisce i terreni che oggi costituiscono il popoloso quartiere di Buenos Aires che porta il suo nome: Villa Devoto, fondato nel 1888. Devoto donò al quartiere la chiesa e l’Asilo Umberto I. Un’altra iniziativa di Devoto è la fondazione dell’impianto destinato all’esportazione della carne congelata “Frigorífico argentino”, nel quartiere di Liniers. Fu uno dei fondatori dell’ospedale italiano di Buenos Aires. Fece parte della commissione incaricata della sua costruzione e della lista dei sottoscrittori. Fu anche tra i promotori del Banco de Italia y Río de la Plata, che presiedette tra il 1874 e il 1875 e poi dal 1882 al 1916. Durante la crisi argentina del 1890 sottoscrisse il prestito nazionale per una somma ingente e anche in altre occasioni intervenne per sostenere le finanze pubbliche argentine. I quattro fratelli Devoto, dopo cinquant’anni di lavoro in Argentina, conservarono l’unità familiare con la SociedadAnónimaEstancias y ColoniasTrenel, il cui consiglio d’amministrazione fu presieduto da Antonio. L’Italia gli concesse il titolo di conte, come premio per il suo lavoro e impegno a favore della collettività italiana. Morì a Buenos Aires nel 1916.

[Dionisio Petriella e Sara SosaMiatello, DiccionarioBiográfico Italo-Argentino, Asociación Dante Alighieri, Buenos Aires, 1976, ad nomen]

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