Lettere
Qui troverai lettere di emigranti italiani dal 1820 fino al 1920, da Argentina, Brasile, USA ai loro parenti in Italia. Da archivi pubblici e privati o pubblicazioni.
1886, Buenos Aires, Michele Ganduglia
Fonte: Archivio ligure scrittura popolare
Michele Ganduglia alla sorella TeresaCarissima sorella, I Buenos Ayres Luglio 4 del 1886 I Ho ricevuto la tua, in I data10 Maggio del corrente anno, e sento I che stavi di cattivo pensiero, riguardo I ame, ed anche per le poche parole I che ti scrissi; questo o cara sorella I proviene ilpiù delle volte del tempo I che del resto. Di quella lettera che tu I mi fai menzione;cioè 7 dicembre 1885 I non sò che giro fece perché la rivecei I tan tardi che quasiserviva per I augurare le feste al 1886. I Sento con gran rincrescimento la morte Idel povero cugino Michele I Leggo pure che il giorno 17 Maggio I scorso titrovasti unita alla I madre e sorella e che facesti I buona compagnia per il Icentenario della Madonna Il Riguardo poi a quei I Compatrioti, che ti fecerocredere che I io ero ammogliato, te la facevano I bevere grossa; primo di tutto quiI in America per ammogliarsi bisogna I pensarci bene, bene, e poi bene assai, Idonne oneste poche, e poi devi pagare I per una stanza 40 lire al mese I e ti dicoche de i matrimoni poveri I in Italia piangono, ti garanto che I qui non ridono:quindi stà certa I che tuo fratello è e sarà fantino I fino quando. I Di salute io stobene, e di lavoro anche / solamente il cattivo, che è l'aro I tanto caro, e quindi glioperari I ne sentono l'effetto. / Avevo quasi intenzione di rimettarti I collapresente varii miei ritratti I però per ora ti invierò solamente I uno; che dopo coltempo te I rimetterò altri Il Farai sapere al padre madre I sorelle, ch'io stò bene, eche sempre penso I a voi tutti, e chi sà arriverà il I giorno di poterei riverdercitutto. I D'ora avanti scrivemi di spesso I che tuo fratello sempre ti seràriconoscente I ora saluandoti di vero cuore I mi dico tuo fratello I Michele IIndirizza ora le tue lettere come I segue: I Sefior JY!Miguel Ganduglia I CalleVenezuela 1162 Esq. Alberti I Buenos Ayres I Republica Argentina
Carissima sorella I Buenos Ayres 15 Gennaio 1887 I Finalmente oggi impugno lapenna I per farti sapere che ho ricevuto la tua 8 Sep - 1886 I come pure quella del9 Dicembre del spirato anno. I Primeramente devo dirti che se non ti risposi primaI la culpa, cara sorella non fu mia, ma bensì circostanze I sovvenute. Ora permeglio farti capire che non fu I perché io ti avessi dimenticata, giammai perché Isempre tu sei nella mia mente, ma eccorni algrano: I Allorquando ricevetti la tuapenultima, I io avevo già in serbo una piccola somma per I mandarti, 1'oro sitrovava il 9 per cento, aspettavo che abbasasse però sempre oscillava, e di bottoalzo I così sempre aspettando passo il tempo, così nemmen I ora te li possoinviare, per trovarsi l'oro caro I ma appena abbassase ti invierò una bellasommeta. I ecco cara sorella il motivo di questa. I Sento poi con piacere chela madre ed il padre I fratelli sorelle stanno bene, che io pure stò bene. I Ora carasorella desidererei sapere se il fratello Meneghino I compra la casa e terra di Faiaper conto suo o I a nome della madre. I Certo tu avrai sentito a dire che qui cà ilcholera I favole, io ho mille conosciuti fm ora non conosco I nessuno ammalatoquindi via i cattivi pensieri. Il Riguardo poi al fratello Giovanni I di venire inquesti paesi gli direi che farebbe I male perché per quei senza mestiere è cattivo Ivenir qui in questi tempi che una piccola I stanza vale 50 al mese il vittocarissimo. I quindi ci pensi bene ma bene pria di dare tal passo. I E il padre, e lamadre perché non mi scrivono, I due sole lettere ebbi da loro digli che mi scrivanoI Porgerai alla tua signora padrona i miei più rispettosi saluti, che dal fondo delmio cuore I gli auguro lunghissima vita. I Ricevi tu cara sorella mille salutialtrettanti I per i genitori fratelli e sorelle, cara I ti lascio colla penna però nocol cuore che sempre I batte forte per te I tuo aff"" fratello I Michele I Direzione ICalle EStados Unidos 925 I P.S. I Le lettere non I fa di bisogno I certificarle Iessendo inutile
Buenos Aires 20 Febrayo 1888. I Sttimatisima Sorela. Vengo cueste due rigeonde à Ifarti sapere lotimo stato del la, I mia sa Iute e cosi spero che sara di te I èdel nostro padre e Madre è fratelli e I sorele Tifaso sapere cheo richevuto, la I tualetera li 8 Febrayo e. I sento che mi dichi che mi mande = I rai le malie. Maio tidicho que I nonsono malie quele cheio ti man = I dai adire io ti dicho che volledue I marioli di lana daportar di I soto, che le maglie cui nonusano, I sevoi veniremelio conpagnia di adeso I non chee. Incuanto a la roba donna/chui in americasinzacome a Genova, I è in cuanto aroba da uomo fuor = I che berette maglie èroba di fus = I frustanio che non sa, il resto si usa Il tuto come li.; Subito cherichevi la I letera fanlo sapere al nostro fratello I Giovani è li dira che parta chan Ito prima è seli fa di bisotno cualce I cosa imprestali tè è dopo me lo I manderai àdire è te li mandero è poi I sevieni te cuando sarai chui te = I li daro è dirai afratello Giovanni I che per star à guadangar la e melio I che li venga à guadagnarlichui que Iquelo che guadagna li in una I setimana li guadanga qua in un I giorno. èprima di partire mi I manderai à dire. prima una 15 di giorni cuando parti è in suche barco parti, è ti aviso checuando parti fachi a tensione a la tua roba a chionon te la pozano tobare. Cara sorela lidira al nostro padre è madre che orichevuto la letera que me I anno mandato da bartolomeo perirano I que per oranon sono in comodo a Il criverli queil piu presto posibile li I crivero, è li dirai alnostro fratelo I domenico che dopo tre anni o richevu I to cuatro rige ènono potuto trovare I nessuno à chio me le posono legere è I che cuando mivolecrivere cherque una I [?] achio posa intendere; Mi I saterai il padre e la madre. I efrateli e le sue falilie è lenostre I sare le Richevi tuti i sincheri I saluti te e laSignora. Camila. I Richevi un efetuozo Abrachio I dal tuo Affmo fratelo I GanduliaMichele.
Carissima sorella I Buenos Ayres 9/3 1890 Finalmente oggi impugno la penna,per rispondere alla tua in data 23 dicembre 1889. Anzitutto di salute stò benecome pure mia moglie, e I fiducioso ne' sono che così sia I anche di te la madre,il fratello, I cognata, sorelle e nipoti, nonchè di tuoi I rispettabili padroni. Debbopoi I manifestarti che qui fa mostra di sé I una infermità detta Influenza, I aGrippe, a Trancaso, e quasi tutti I lo hanno presa così pure anch'io I ma alpresente stò bene, cosichè I appena mi si presenterà occassione I di qualche amicoche venga costà I gli manderò alla madre I qualche cosa. Il Riguardo a questi Ipaesi, debbo dirti che lo aggio è al I 250, vuol dire che per avere un I marengo oro,bisogna spendeme I due e mezzo in carta è una cosa I favolosa eppure e così. Ilvino I i fitti di casa sono a prezzi non I mai visti, e la vita per l'operaio I è quasi (alpresente) eguale a I quella d'Italia. I Cerca di farle coraggio I alla madre, salutalatanto da I parte mia, e ricevi te o cara I sorella mille baci di tuo fratello le cognataAddio I Michele e Luigia Ganduglia I P.S. Qui incluso o hai un biglietto I pelamato nostro fratello. I Addio.
Carissima Sorella I Buenos Ayres 2 Marzo 95 I Rispondo alla tua del I spiratonovembre; col dirti I che mi è stato di gran I felicità nel sentire che I state tutti inbuona I salute. I Sento che la madre I desiderebbe vedermi ma I cosa vuoi lecircostanze I non permettono. I Sarebbe mio I desiderio mandargli I qualche cosama lo I aggio trovasi sempre alle nuvole. I Secondo tu mi I dici hai sentito dire Ilche la sorella Maria I si sia maritata in Voltri; I che nella tua prossima I me lofarai sapere proprio chi I certo, così per piacere. I Di questi paesi I non sapreiproprio che dirti, si tira avanti I così così. I Farai Sapere alla cognata Maria I chesuo figlio Vittorio I si trova qui e sta bene. I lo e mia moglie I e figlio stiamo bene,e I saressimo desiderosi I di vedervi tutti ma I questa America è I fatta per divideree scompigliare le famiglie Il Inoltre ti partecipo / che il cugino Giuseppe I Isaria(che costì studiava I da prete) si trova qui I secondo conosciuti che I lo hannovisto; ma I che però fin' ora I non ho avuto l'onore I di vederlo; chisà col I tempo;anzi mi hanno I detto che fa il medico. I Lasciandoti I colla penna, ma non col Icuore ti saluto tanto, te / la madre fratello sorelle e nipoti, Ricevete tutti I infine unbacio di mia I moglie e figlio / Michele e Luisa Il PS. Porgi a tuoi I signori epadroni i I nostri rispetti.
Carissima Sorella I Buenos Aires 26 Agosto I 95 I Ho ricevuto la tua I in Data IlGiugno del corrente I anno e dalla quale sento I che state bene di salute; I così puremi trovo io I e mia moglie e figlio. I Sento dalla tua che Vittorio non trattava I costìtroppo bene; da parte I mia credo che anche in I avvenire riceveranno poco I Ilcugino Isaia I Giuseppe sempre segue la I carrera di medico è stà I bene; egli è statoin I mia casa, ed abbiamo passato un giorno allegramente. Il Tanto che la madre atteso la sua età si trova ancora bene, maspensiamo I che campi ancora molti anni. I Il fratello, le altre Sorelle e cognate con i nipoti me li I Saluterai tantolVorrei corrispondere la madre, con qualche cosa ma la oggio si trova sempre alla [?] cosiché non posso far niente col presente notizie di qui I altro nonposso dirti che I se in Italia piangono in America non ridono. I Mia moglie stà Iassai bene come il figlio Il viene su già grandicello I e chi sa se un qualche I giornoci rivedremo. I Porgi i miei I rispettosi saluti a quella egregia I Signora tua padrona ISalutandovi tutti I di amore siamo li vostri I cari Michele Luisa e I figlio Ganduglia.
Carissima Sorella I Buenos Aires 18 I maggio 96 I E' gia molto tempo I chenon so' più notizie di I te e della famiglia, principa I mente la povera nostra Imadre. Sono però fiducioso che vi troviate tutti I in perfetta salute; da Iparte nostra io mia I moglie, il figlio e la I piccola bambina stiamo Idiscretamente bene. I I nostri affari I vanno regolari, però bisogna lavorare èforte. Il Adunque mi scriverai presto giacché I siamo ansiosi di sapere Icome stai te la madre I fratello sorelle [.?] nipoti. I Il Vittorio é I stato qui atrovanni e I lavora in una fabbrica I di paste, stà bene di salute. I Sarebbemia I intenzione di mandargli qualche cosa alla madre I ma il prezzo del oroI e così alto che non si I può, attesoché anche qui I non c'è quellaabbondanza che taluni credono I principalmente di alloggio I costì nonmetterebbero Il le bestie dove abitano I [?] la gente lavoratrice. I Temendoche tu I abbi perduto il mio I indirizzo eccolo: I Calle Pichincha 851 Iespargerai i miei I rispettosi saluti a tuoi signori I padroni; e abbiati di tuofratello e mia moglie e I figli tanti saluti invitandoti a parteciparli alla Imadre fratello e sorella I nipoti. Sempre tuoi I Michele e Luisa Ganduglia.
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