Lettere

Qui troverai lettere di emigranti italiani dal 1820 fino al 1920, da Argentina, Brasile, USA ai loro parenti in Italia. Da archivi pubblici e privati o pubblicazioni.

1926 gennaio 13, San Paolo, Giuseppe L.

Fonte: pubblicata in Innamerica. Le lettere degli emigrati di Sessa Aurunca ai loro familiari (1917-1941), a cura di Pasquale Cominale, Loffredo, Casoria (Napoli), 2009, pp. 179-180]

Cari genitori,
Finalmente oggi mi è giunta una vostra in data 15 dicembre, mi ha fatto molto piacere sapervi bene in salute e così vi assicuro sempre di me. […]

Alfredo dice che mi ha scritto ma non ancora ho avuto sue lettere mentre da voi ne ho avuto due. Ditemi la verità, ora vedendosi occupato non ha più volontà di venire? Diteghi che se vuole può venire che ho già come fare

Oggi stesso scriverò anche a lui facendo sapere tutto ciò che ho intenzione di fare e cioè quello che son riuscito a ottenere per poter fare un buon guadagno. Se gli affari ci vanno bene fra qualche anno si potrà venire in Italia per fare delle spese. Insomma, assieme a un mio amico abbiamo messo da parte un piccolo capitale e fra due o tre giorni incominceremo a commerciare. Nella lettera che scriverò a lui potrete sapere di che si tratta, il negozio e buono perciò se vuole può venire. Se poi le è passata la volontà fatemelo sapere che penserò a far un po’ di sacrificio in più per poter fare venire o Arturo o Ciccillo

Come vedete per questo mese non vi mando niente
.
Il cambio è troppo alto ancora ed è questa la sola ragione quando prima abbasserà e vi manderò una sommetta. State senza pensiero che la preoccupazione è più mia che vostra.
[…]

[pubblicata in Innamerica. Le lettere degli emigrati di Sessa Aurunca ai loro familiari (1917-1941), a cura di Pasquale Cominale, Loffredo, Casoria (Napoli), 2009, pp. 179-180]

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