Lettere

Qui troverai lettere di emigranti italiani dal 1820 fino al 1920, da Argentina, Brasile, USA ai loro parenti in Italia. Da archivi pubblici e privati o pubblicazioni.

1841-1900, Brasile, Bergamaschi Isaia

Fonte: Informazioni ricavate da Arquivo Público do Estado do Espírito Santo – Projecto Imigrantes, disponibile all’indirizzo internet http://www.ape.es.gov.br/imigrantes/

Isaia Bergamaschi in Brasile.

Informazioni ricavate da Arquivo Público do Estado do Espírito Santo – Projecto Imigrantes, disponibile all’indirizzo internet http://www.ape.es.gov.br/imigrantes/


Isaia Bergamaschi nasce in provincia di Mantova nel 1841. Si sposa nel 1862 con Adelaide Cappi. La coppia ha cinque figli, Vittorio, Lucia, Rosa, Zelinda e Cesare. Solo Vittorio e Cesare ebbero a propria volta dei figli. Nel 1877, Isaia emigrò con la famiglia in Brasile. Si imbarcarono a Genova e dopo circa 40 giorni di navigazione approdarono a Rio de Janeiro e furono alloggiati all’Hospedaria da Ilha das Flores, a Niterói. Da Niterói si trasferirono a Vitória, dove furono ospitati nell’Hospedaria da Pedra d’Água. Con canoe lunghe fino a 16 metri si spostarono quindi a Cachoeiro de Santa Leopoldina, di qui a Santa Tereza, e infine con altre 11 famiglie si diressero a Santa Joana. Qui ogni famiglia costruì la sua casa. Le famiglie italiane fondarono così l’attuale Itarana. Il figlio di Isaia, Vittorio, si sposò con Angela Bellia, a 25 anni. La coppia si stabilì nella zona denominata Bananal, acquisendo e rivendendo lotti di terra, ed ebbe dodici figli. Vittorio era solito recarsi a Vitória con una piccola carovana di asini per vendere merci, e in particolare pepe, che gli italiani non usavano e i locali brasiliani invece sì. Si spingeva anche fino a Taquaral, attraversando una foresta popolata all’epoca da indios. Vittorio per evitare guai faceva loro dei regali e così poteva proseguire fino a destinazione. Non riuscì mai a risparmiare sufficiente denaro per realizzare il suo sogno di tornare in Italia. Morì nel 1951.

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